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Questo Blog nasce come punto di incontro fra menti in divenire che hanno necessità di conoscere andando al di là dei concetti e delle forme convenzionali.

domenica 26 ottobre 2014

La Santa Menzogna


Uno dei temi centrali nel cristianesimo è il concetto della Croce, potremmo dire senza perdere di generalità, che tutto il cattolicesimo si riduce nella venerazione della croce e nell'accettazione di questo simbolo a livello inconscio. Cosa significa questa ultima affermazione? bé, qui si nasconde una della maggiori trappole che i padri della Chiesa hanno tessuto per l’Umanità: farci credere che ognuno di noi è costretto per tutta vita a portare la propria Croce, detto fuori dai denti significa accettare la propria condizione, accettare la nostra sofferenza! Questo inganno è stato abilmente orchestrato da un’interpretazione quanto meno superficiale dei vangeli canonici ( attenzione!! non sto parlando dei vangeli apocrifi o di altri scritti non accettati dal potere di Roma, bensì parlo proprio di quei 4 vangeli sui quali il messaggio cristiano-cattolico è stato organizzato e strutturato).
Il "portare la propria Croce" nasce da uno degli ultimi passaggi della passione di Cristo quando sulla via del Calvario, Gesù fu costretto a caricarsi la croce sulla quale verrà compiuto l’estremo sacrificio. Ma questa immagine comunemente accettata è vera? Cioè, per quanto riportano i quattro evangelisti è stato proprio il Cristo a portare la croce fino al Golgota? Bé, se avete sempre accettato quello che vi hanno passato potreste rimanere sconvolti nel costatare che 3 evangelisti su 4 narrano qualcosa di diverso. Prima di passare a quanto è scritto vorrei ricordarvi che il Vangelo di Giovanni per molti aspetti differisce dagli altri tre. Non a caso infatti, i vangeli di Marco, Matteo e Luca vengono detti Sinottici, perché in uno sguardo di insieme raccontano le cose nello stesso modo (quasi come se si fossero copiati l'un l'altro). Solo quello di Giovanni esce dal coro, questo perché racconta di più che la mera vita del Cristo e delle sue predicazioni. In questo Vangelo infatti sono nascosti i segreti del nostro Sistema solare; Ma questo è un discorso diverso che non vorrei affrontare in questo post, per cui torniamo ai nostri vangeli e confrontiamo questi passaggi:

LucaMentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù

MatteoMentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui”

MarcoAllora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce

Vediamo invece che Giovanni riporta:

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota

Ecco qualcuno allora può pensare (semplificando), che i primi tre sono sbagliati mentre Giovanni ha riportato le cose come andarono davvero. La questione è un pò diversa nessuno sbaglia nel racconto, solo che gli evangelisti non erano tutti allo stesso livello evolutivo; ai primi tre importava di più raccontare la storia di Gesù per filo e per segno, riportando davvero come andarono le cose, credendo che una narrazione quanto più dettagliata possibile fosse davvero il modo corretto per raccontare le vicende di questo Grande Maestro. Giovanni invece si distacca da questa visione, a lui interessa andare al di là della parole, non è importante chi porta la croce è un dettaglio “non interessante” per questo vangelo. Ma Ahimè, qui sulla Terra noi facciamo attenzione a questi dettagli, anzi a volte su queste piccolezze ci costruiamo sopra una religione intera ( il cattolicesimo).

Sintetizzando per lo scopo del nostro post dobbiamo far riferimento a quanto detto dai primi 3: sono loro che vogliono raccontare davvero i fatti e nei fatti Cristo non porta la sua Croce! Questo stravolge completamente tutti i 2000 anni che vengono dopo e che arrivano fino a noi. Ogni domenica siamo costretti ad ascoltare  Sermoni di sedicenti sacerdoti, che non hanno capito, (semplicemente perché non hanno mai letto da soli) questi passaggi, ma hanno accettato sempre quello che qualche altro aveva capito per loro. Il cattolicesimo è stato costruito su una erronea interpretazione di questo passaggio fondamentale dei Vangeli, tanto che il concetto della croce e della sofferenza è diventato centrale e per noi oggi: “portare la nostra croce” significa accettare le nostre sofferenze. Ma questo non rispecchia neanche la Prima Nobile Verità che insegnava il Buddha: La Verità del Dolore! Si perché il clero sostanzialmente vuole che noi accettiamo la nostra sofferenza così come è: un fatto.Non vogliono insegnare ad utilizzare questa sofferenza per ascendere comprendendo davvero il motivo del dolore (quello che Buddha chiamava la Seconda Nobile Verità: La Verità dell'origine del dolore!).





La Chiesa ci vuole ignoranti, bassi, senza coscienza, in modo tale che “loro” possano mantenere il segreto sulla VERITA’. L’umanità deve essere bloccata, livellata, standardizzata e la sofferenza è il cardine: ci vogliono poveri nel senso incapaci di investigare da soli, dipendenti e quale strada migliore è quella di essere bloccati nel nostro dolore? Non vogliono insegnarci come imparare davvero da questo stato, vogliono solo che accettiamo il nostro stato (in questo modo loro conservano il loro). Per cui tutta la nostra religione è pensata per mantenere i giochi di forza immobili: c’è chi nasce Patrizio e chi Plebeo; tu caro plebeo accetta la tua Croce!!!

domenica 28 settembre 2014

Al di là delle Parole

La misoginia della Chiesa di Roma è evidente a molti, ma troppo spesso questo aspetto è ignorato dai fedeli. Sembra un fatto ovvio che il sacerdote sia uomo e che le donne, ad esempio, non possono dire messa; la figura femminile è relegata ad un ruolo di comprimario (nel migliore dei casi) e la massima aspirazione per le suore è quella di pulire le stanze del papa.

L'estromissione della donna dai vertici e quindi dai ruoli decisionali è voluta: l'ala conservatrice teme l'energia femminile e non vuole l'intromissione nelle loro faccende private. Sono abbastanza convinto che se esistessero già vescovi donne all'interno del cattolicesimo, tutta la questione dei preti pedofili avrebbe di fatto trovato una soluzione già da molto tempo. In ogni caso comunque il cattolicesimo mostra (ancora una volta), una forte tendenza a non vedere l'evoluzione dell'Umanità e conseguentemente nessun tentativo di adeguarsi ai cambiamenti. Gli anglicani ormai da tempo, hanno compreso la necessità di aver delle sacerdotesse. Hanno già aperto la possibilità di ordinare dei vescovi donna! Da noi invece niente: al di là delle belle parole del nuovo papa non c'è assolutamente nulla, nessun tentativo di adeguarsi alla realtà.
Questo porterà sempre di più il cattolicesimo ad essere una confessione per esaltati e fanatici ( una sorta di integralismo cristiano che non da possibilità di evoluzione a nessuno). Purtroppo per l'uomo di Fede medio (quello che "Crede", ma che non "Sa") va benissimo così. Non si accorge del danno che questi lestofanti hanno fatto all'Uomo ormai da troppo tempo. Prendiamo ad esempio il caso del processo sui preti pedofili e l'intransigenza del nuovo papa Bergoglio nel voler scovare queste "serpi". Indubbiamente fa piacere la notizia che l'ex Nunzio Apostolico Wesolowski sia agli arresti, ma è impossibile dimenticare a chi questo alto prelato fosse tanto legato. E sì, il suo più alto protettore è stato quel papa polacco che piaceva tanto: Wojtyla. Fu lui ad ordinarlo prima sacerdote e poi vescovo e a proteggerlo, come fece già con altri prelati, ( non dimentichiamo Marcial Maciel Degollado, http://grupponosce.blogspot.it/2014/02/siao-sin.html), quando il buon Nunzio vivacchiava in Bolivia o in Asia centrale. In qualsiasi altro contesto non avrebbe fatto scalpore se un imprenditore o un datore di lavoro venendo a conoscenza di gravi reati di un suo dipendente, desse l’assenso affiffinché la giustizia possa fare il proprio corso.


Invece quando si tratta di questi “Ragni velenosi”, siamo tutti stupiti delle decisioni del papa. Incredibile ma è così: siamo miopi di fronte alle loro nefandezze e ci stupidiamo quando vengono condannati come qualsiasi altro essere umano. Nel peggiore dei casi al buon Nunzio verranno dati gli arresti domiciliari, che, nel suo caso, significa restare in qualche principesca dimora all'interno del vaticano ( il processo al maggiordomo Paolo Gabriele terminato con la grazia da parte del pontefice, dovrebbe far riflettere). In sintesi questo processo è una sorta di messa in scena utile far vedere a tutti che il Vaticano ha intenzione di non essere più accomodante verso questi reati. Una scelta di comunicazione insomma più che un reale pentimento!

Un altro esempio delle loro manipolazioni mentali riguarda l'interpretazione delle scritture utile per tenere in gabbia i poveri  fedeli. Raccontando quello che vogliono e parlando spesso per frasi vuote ( i classici sermoni di Natale o Pasqua per intenderci), la classe clericale ha fatto credere quello che più conveniva ai poveretti che ancora hanno voglia di ascoltarli. Nel prossimo post voglio farvi notare come hanno distorto il concetto della Croce e come sono riusciti per 2000 anni a dire il contrario di quello che è scritto sul Vangelo!

sabato 22 febbraio 2014

SIAO-SIN

Siamo arrivati ai minimi storici proprio perché abbiamo deciso di non pensare più, di accettare passivamente quello che ci viene passato quotidianamente; anche i giornalisti, che dovrebbero essere critici agli accadimenti che vediamo succedere ogni giorno, si limitano solo ad andare nella direzione già tracciata non mettendo MAI nulla di proprio ( che posso dire... una personale riflessione quanto meno!).

Il titolo del post esprime e racchiude perfettamente il mio pensiero; trattasi di un antico proverbio cinese che testualmente significa <fa' piccolo il tuo cuore>. Purtroppo oggi viviamo talmente offuscati da valori vuoti (soldi, potere, egoismo esasperato), che il modo migliore per sopravvivere, è proprio quello di rimpicciolire il più possibile il nostro cuore, in modo che questo non possa "sbatterci dentro" e ricordarci che abbiamo completamente perso la nostra umanità, rimanendo di fatto dei puri animali con poco intelletto.
La dimostrazione di questo viene fuori dall'osservare la nostra civiltà, verificando che la maggioranza di noi vive secondo le esigenze di qualche altro, secondo il pensiero di qualche altro insomma vive la vita di un altro e il bello che non se ne rende minimamente conto ...Anni fa un grande uomo parlava di Rinascita dell'intelligenza, purtroppo a distanza di 100 anni è vero l'esatto contrario.

La cosa più devastante da costatare è la totale e completa MIOPIA che esiste nella nostra religione ( il discorso potrebbe ampliarsi anche alle altre, ma voglio concentrarmi su quella che "ho dentro le ossa" come direbbe Alan Watts). Si, purtroppo sono costretto ancora una volta a raccontarvi qualcosa che i mass media ignorano ( non a caso), sul quale è impossibile tacere! Ok, è arrivato Papa Francesco che vuole portare un pò d'aria nuova all'interno delle Stanze Vaticane, ma che per ora, al di là di qualche bella parola e di qualche gomitata ad illustri porporati, non ha combinato nulla. Si, non sono sotto l'incantesimo dell'uomo venuto dalla fine del mondo, ma chiaramente vorrei chiarire il mio punto di vista e spiegarlo.
Partirei dai Legionari di Cristo che secondo me, descrivono bene il momento che attraversa la cristianità del XXI secolo. Resta per me difficile comprendere per quale  motivo è necessario dividersi in sette all'interno del cristianesimo ( e anche all'interno della stessa confessione). OPUS DEI, Comunione Liberazione, Neocatecumenali?? Ma tutte queste sigle a cosa servono? Non siamo tutti figli di Dio? Oppure anche qui abbiamo la serie A e la serie B? Purtroppo anche provando e riprovando non riesco davvero a capire a cosa serve unirsi sotto lo stesso tetto dicendo: "Ragazzi noi siamo i neocatecumenali" e allora? Perché servono linee di potere parallele?

Comunque, questo per me resterà sempre  un dubbio iperbolico sulla poca intelligenza dell'umanità; in ogni caso, tornando ai nostri combattenti di Cristo: chi sono? Sono una congregazione religiosa cattolica, di diritto pontificio, fondata da P. Marcial Maciel, L.C, a Città del Messico il 3 gennaio 1941 ed estesa oggi in venti paesi di quattro continenti. Maciel la fondò ancora ventenne con un gruppo di tredici adolescenti ( questo avrebbe dovuto far capire subito i gusti del buon padre), in una casa prestata a Città del Messico. Alla morte di questo Grande Uomo, si stimava che il suo patrimonio personale fosse superiore ai 30 milioni di dollari oltre ad avere almeno 5 identità diverse! Ancora oggi questa congregazione è quella con il maggior numero di vocazioni al mondo!! Incredibile gli umani sono davvero degli stupidi. Ma qual' era lo sport preferito da questo grande comunicatore e allo stesso tempo enorme paraculo?Abusare dei suoi seminaristi ma “nuestro Padre” ( così era chiamato all'interno della setta) non si fermava li, amava tutto il pacchetto, per cui sempre verso la fine della sua vita, si scoprì che aveva una famiglia (moglie e figlia). Infatti negli ultimi momenti, chiese di restare solo con loro tanto che, i suoi amati confratelli credettero che in questo rifiuto delle cose religiose a favore della vita secolare, ci fosse lo zampino del diavolo (praticamente un dilettante a suo confronto)!!! Il culmine dell’ascesa di questo schifo di congregazione si ebbe durante il pontificato di Giovanni Paolo II che nel 1994 dichiarava Maciel come <efficace guida per la gioventù>. Roba da far accapponare la pelle, perché in curia tutti conoscevano il “vizietto” del buon uomo.


E qui ci riallacciamo senza grande difficoltà ad uno degli scandali più in vista del Vaticano: i preti pedofili. E’ informazione arcinota che fra confratelli non amano puntarsi il dito l’un con l’altro e, credono, sia più importante salvaguardare il buon nome della Chiesa a scapito della vita di un giovane violentato. Ora la mia domanda è perché? Le linee da seguire credono siano due: 1. Il problema è ben più ampio di quanto fin ora conosciuto 2. Credono di essere “super partes”, per cui  una sorta di intoccabili, pensando che la loro sporca esistenza conta più di quella delle persone comuni. Alla luce di quanto voluto dal nuovo papa ( si proprio lui Francesco) la 2° che ho detto è sicuramente la più veritiera: infatti è roba di questi giorni la nuova linea guida sui casi di violenza. La cosa più interessante è scoprire che i vescovi, che vengono a conoscenza di reati ( perché di questo si tratta) da parte di un loro prete, non hanno nessun obbligo di denunciare il loro “figlio” ( si perché loro amano pensare di essere una grande famiglia). Per cui oggi ( non stiamo parlando di 20 anni fa o del Medioevo), questi sporchi personaggi possono tranquillamente reiterare il reato senza la minima punizione anzi, ogni volta possono sperare di essere trasferiti in modo da avere nuove vittime!! Insomma avranno anche la “bolla papale” ma certo un appoggio così evidente da parte del Santo Padre, non me lo sarei aspettato.
Il tema di fondo è perché esiste tanta deviazione mentale all'interno della classe clericale? Bé diciamo che nella maggior parte dei casi i preti/suore sono persone con evidenti problematiche di carattere psicologico. Senza voler generalizzare diciamo che quella che una volta era la vocazione, oggi è per lo più una voluta esclusione dal mondo comune. Discorso diverso andrebbe fatto per l’impennata di queste sedicenti vocazioni in paesi in via di sviluppo: in questo caso infatti più che amore per Dio e in Dio, parlerei di un posto sicuro con relativi vantaggi ( vitto e alloggio assicurato). In ogni caso il tema di fondo è l’incapacità da parte del sacerdote ( chiamarli così penso sia sempre di più una forzatura), di comprendere il voto di castità. Considerando il fatto che gli stessi cardinali o in qualche modo chi detiene il potere ha ancora le idee confuse sul concetto di castità; quello che voglio dire è che la scelta della via umida o secca riguarda esclusivamente la persona specifica, per cui rispettare questa regola e accettarla come dogma crea solo distorsione e incomprensione. Se davvero il cattolicesimo vuole arrivare al 22° secolo deve lasciare la decisione se avere una relazione ( anche sessuale) alla suora/prete senza fare nessun tipo di pressioni su quella che è una scelta personale e delicatissima! Purtroppo credo che per questo dovremmo aspettare ancora parecchio, la domanda che mi continua a girare per la testa è: ma questa Chiesa ha davvero tutto questo tempo?


martedì 21 gennaio 2014

Comprendere la MALATTIA

Dobbiamo imparare a guardare le cose da angolazioni diverse, in questo modo ci renderemo conto che esistono, nel nostro mondo, diversi mondi insieme: non c' è un solo punto di vista, ma esiste il punto di vista maggiormente condiviso dagli esseri umani e questo è indubbiamente quello nel quale la maggior parte delle persone cade senza rendersene conto.
Ci passano molte informazioni preconfezionate su ogni materia pensata dall'uomo, quello su cui quasi nessuno riflette è, ma questa cosa io come la sento? penso sia vera o meno? questo passaggio non ci importa, se le persone a cui siamo legati credono nella veracità della cosa, per noi va bene!
e così siamo fregati per tutta la nostra esistenza...perché questa pigrizia mentale ci confinerà a far parte della massa informe e facilmente condizionabile. Faccio un esempio così portiamo la conversazione su un piano reale: Immacolata concezione. Allora quello che ci hanno passato è che una donna può restare incinta solo con l'ausilio dello Spirito Santo, senza contatto con l'uomo. Quanti casi avete visto succedere nel mondo? per quale motivo questo famigerato spirito santo solo quella volta scelse di generare il figlio unigenito? quanti sinceramente si sono posti il problema nella loro vita? quanti davvero hanno cercato di comprendere non accettando il dogma così come veniva raccontato? quasi nessuno...perchè però?? il tema è ci credo o non ci credo..pochi pensano di investigare sull'argomento. Solo chi decide di andare oltre, inizia a scoprire: in ogni caso è l'atteggiamento corretto che rende l'animale pensante UOMO. Nel Buddismo uno dei passaggi essenziali verso l'illuminazione è descritto nell'ottuplice sentiero, nel quale i primi due punti sono: retta comprensione e retto pensare. Allora solo dopo averci messo del nostro potremmo iniziare a scoprire che l'immacolata concezione potrebbe significare altro, potrebbe interdirsi una mente non inquinata al momento del concepimento.
Entriamo nell'argomento di oggi La Malattia: gli esseri umani la temono al tal punto da non nominarla! e già spesso sentiamo dire: "ha quella brutta malattia"! siamo talmente spaventati che evitiamo consapevolmente di nominarla. Ovviamente poi la maggior parte della classe medica non fa altro che alimentare questo archetipo, riempiendoci spesso la testa di cose non vere. Ed ecco che si sommano analisi a non finire..bè già bisogna essere certi che non si abbia nulla di grave. Ma per quale motivo ci ammaliamo? la versione che va per la maggiore è che fuori di noi ci sono batteri e virus pronti ad attaccarci. Una sorta di giungla batterica nella quale questi microscopici esserini sono pronti a farci fuori. Ma se fosse vero il contrario? se fossimo noi che gli diamo il lascia passare per venire ad infettare il nostro bel corpo?? certo a questo non ci avevate proprio pensato, ma un'infezione subentra solo se il sistema immunitario lo permette!
I batteri sono i nostri antenati: piccoli organismi unicellulari provenienti dal brodo primordiale. Tali organismi sono spesso simbiotici con i complessi organismi multicellulari organizzati in tessuti; per cui se dovessimo dare una più corretta visione delle cose, dovremmo pensare che questi minuscoli esseri sono nostri amici: ad esempio nell'intestino i batteri sono coinvolti nei processi digestivi e nella produzione di vitamine o metaboliti necessari per il sostentamento della vita stessa. Discorso analogo ma nella sostanza diverso, va fatto per il virus: è stata dimostrata la presenza di virus nelle malattie infettive virali, ma non è stato dimostrato la presenza dei virus nella vita organica; per cui questi "proiettili" fuori degli organismi infettati hanno una semivita ( non son in grado di riprodursi, evolvere o perpetuarsi): per cui parlare di vita nel loro caso è decisamente forzato! la visione più corretta è quella di pensare il virus come un contenitore nel quale sono immesse una serie di informazioni in grado di viaggiare fuori dell'organismo che le ha prodotte per un tempo limitato. Per cui l'organismo utilizza il virus come un sofisticato sistema di comunicazione per la malattia virale. In pratica ci sono scritte le informazioni per creare la malattia e viene poi sparata fuori dall'organismo, per essere utilizzato da altri organismi che ne necessitano.

Allora siamo noi che vogliamo la malattia? si! in pratica il nostro sistema nervoso centrale per motivi di carattere estremamente personale e spesso di difficile spiegazioni, da l'ordine di ammalarsi, da qui chiede aiuto affinché il processo si possa attuare. Per cui non esiste casualità, il SNC ( sistema nervoso centrale) non crea malattia per errore, ma per sopravvivenza dell'individuo stesso o addirittura della sua specie.
Pertanto solo il SNC è in grado di guarire una volta che si è compreso il motivo della malattia. Infatti l'uomo è il primo essere sulla Terra che può decodificare il complesso linguaggio della malattia rendendolo di fatto accessibile al conscio! non è un caso il crescente aumento di malattie cronico-degenerative nella nostra specie. Se fate caso negli animali tali malattie sono assenti o estremamente rare; infatti gli animali si ammalano e o guariscono rapidamente o muoiono ( non è ancora il loro momento di compresione). Per l'uomo è diverso si trova ad un bivio e deve iniziare a comprendere se non vuole estinguersi: la comprensione avviene anche attraverso una strada dolorosa ( il livello di dolore è comunque dipendente da noi stessi). Tanto più tenteremo di fare chiarezza in ciò che ci sta accadendo, tanto meno sarà necessario persistere nello stato doloroso.
Purtroppo anche se il meccanismo è estremamente semplice, la maggior parte di noi teme la consapevolezza per cui perde questa possibilità che la Natura gli offre.


lunedì 21 ottobre 2013

Pane e Cioccolata

Oggi mi piacerebbe andare a scavare un problema molto sentito da tutti: i flussi migratori.


L'uomo, come molti animali, è portato per sua natura a cercare condizioni di vita più favorevoli pertanto è predisposto a muoversi alla ricerca di situazioni migliori. Questo atteggiamento ha un origine antica che risale ai nostri avi, quando le tribù erano prevalentemente nomade e cercavano nuove terre vergini dove poter cacciare e far sopravvivere i componenti del proprio clan.

Oggi la situazione presente è molto diversa, siamo divisi in nazioni e in popoli con lingue e culture spesso diverse poco predisposti ad abbandonare il nostro modo di fare per abbracciarne un altro. Questo è la colonna portante di tutto il problema che riguarda questo delicato tema.

Nel caso particolare dell'Italia, siamo stati sempre un paese di emigranti che affamati e con poco lavoro in patria, cercavano fortuna fuori nei paesi del nord europa o nella tanto agognata America! Solo dopo la seconda guerra mondiale, grazie al famigerato boom economico siamo diventati un paese ambito e abbiamo iniziato a conoscere l'immigrazione. In quanto giovani in questa nuova realtà, non siamo stati capaci negli anni di attivare delle politiche specifiche e subiamo spesso lo schiaffo di errori dovuti all'inesperienza.

Come nel film del grande Nino Manfredi, a cui ho preso in prestito il titolo del post di oggi, il motivo che spinge ogni essere umano a cercare fortuna altrove è la possibilità di una vita più agiata e una condizione economica migliore di quella di partenza. Quello che viene solitamente dimenticato però è il legame ancestrale che lega ogni essere umano alla terra di origine: un filo stretto e diretto che ci fa sentire "a casa" solo in un posto specifico ( proprio quello in cui abbiamo visto la luce). Ma cosa c' è di vero in questa affermazione? siamo in un mondo globalizzato in cui culture e costumi sono miscelati insieme, dove come spesso si dice, la grandezza di una nazione è la capacità di integrare modi di fare e di essere diversi, eppure una forza sconosciuta è pronta a bussare al nostro cuore per ricordarci che veniamo da un luogo specifico. Come se il posto dove siamo nati è il luogo migliore per noi per poter affermare noi stessi, per riuscire a completare il nostro destino.
Partiamo dal fatto che un buon 50% delle persone che scelgono di andare via dalla propria terra sono spinte da un unico motivo: FUGA! Certo non aspettatevi che lo ammetteranno mai, è impossibile che capiscono questo aspetto e che vedano il vero motivo che li spinge a voler cambiare aria. I problemi in famiglia sono spesso l'unica forza trainante che riesce ad accendere questo desiderio: l'incapacità di comunicazione con mamma e papà porta i figli a non accettare il dolore causato da questi rapporti conflittuali; mettere diversi centinaia ( o spesso migliaia ) di km fra queste figure imbarazzanti e opprimenti è sicuramente una soluzione radicale e veloce. La situazione dei figli è emblematica per questo la prendo come esempio, ma il discorso chiaramente vale in generale. Come affermava Jung, l'inconscio se non portato a galla condizionerà la nostra vita tanto che alla fine  parleremo di destino..
Poi nel restante 50% abbiamo persone spinte dal desiderio di conoscere nuove culture e nuovi costumi, persone veramente in cerca di condizioni di vita migliori ( prendiamo i paesi colpiti dalle varie "primavere arabe"); queste completano il cerchio, ma ognuno di noi in cuor suo non potrà mai negare questo sentimento latente, questo legame irrazionale con "CASA".
Per fare un esempio chiarificatore possiamo pensare al corpo umano: se una cellula dello stomaco vuole improvvisamente mettersi a fare il neurone ci sarà qualche problemino di fondo..per carità potrebbe addirittura imparare il nuovo lavoro, ma non potrà mai essere un neurone!

Chiaro che al momento attuale però è necessario prendere dei provvedimenti per la situazione presente, in modo da ridurre il più possibile quanto successo a Lampedusa, ma soprattutto eliminare l'ipocrisia di fondo che i nostri governanti hanno mostrato in questa occasione! la loro totale incapacità di prendere decisioni sensate crea la situazione presente e complica di molto l'operazione di integrazione necessaria per arrivare davvero ad essere un UMANITA' ( oggi non lo siamo assolutamente!).
Dobbiamo sicuramente fare uno sforzo intellettuale e superare i limiti concettuali nei quali viviamo; continuare ancora oggi a contrapporre idee definite di sinistra e di destra è anacronistico oltre che profondamente stupido. Accogliere l'extracomunitario dividendo quanto abbiamo noi con lui è di sinistra, mentre cacciarlo preservando la nostra identità è di destra ( roba da 100 anni fa!). E'assolutamente evidente la necessità di superare queste idiozie riuscendo a pensare a nuove forme di comunità.
Il punto nodale è creare poche regole ma chiare e inequivocabili in modo da non poter essere fraintesi; è ovvio che ogni comunità può accogliere nuovi soggetti solo se ha possibilità di farli vivere in maniera dignitosa all'interno. Per cui dare ospitalità a tutti è decisamente impossibile e i vari personaggi che oggi continuano ad affermare queste falsità sono veri e propri demagoghi! pertanto la clandestinità non può essere accettata o ancora peggio favorita, altrimenti i problemi attuali saranno solo amplificati nell'immediato futuro.
Se oggi l'Italia abolisse il reato di clandestinità, il messaggio che passerebbe nei paesi più poveri è di apertura verso l'immigrazione e il numero di persone che tenterebbero di approdare nel nostro paese crescerebbe esponenzialmente ( con i flussi attuali Lampedusa è già al collasso); pertanto barconi quanto meno fatiscenti rischierebbero il viaggio verso la falsa terra promessa...il rischio di rivedere su scala maggiore quanto successo qualche giorno fa è altissimo.
Inoltre siamo in una situazione quanto meno grottesca perché l'Italia è tutto tranne che la terra promessa e oggi torna ad essere attuale la necessità di andar via dal "bel paese" come il nostro caro Manfredi che cercava fortuna in Svizzera!
Altra regola sulla quale difficilmente si può obiettare è lo sforzo che deve fare l'immigrato per integrarsi con la comunità di approdo: se invito qualcuno a cena a casa, gli faremo mangiare quello che normalmente cuciniamo. Nello stesso modo la lingua del paese ospitante deve essere imparata altrimenti il nuovo cittadino è escluso dalla vita pubblica ( un ottimo esempio su questo è l'Australia dove chi decide di andare a vivere li, deve imparare l'inglese ad un buon livello e superare un esame altrimenti verrà rimpatriato).
Insomma questi sono solo esempi ma è chiaro che lo sforzo maggiore pesa su chi decide di abbandonare la propria terra; non si può pretendere il contrario.


Oggi esistono difficoltà enormi dovute al fatto che l'uomo post moderno è ancora legato alla sua vita di CLAN di appartenenza e non ha nessuna intenzione di abbandonare questo arcaico modo di pensare.
Ci sentiamo ancora divisi da lingue e religioni e crediamo che adorare una bandiera colorata sia fondamentale! Lo sforzo pertanto sarà globale se vogliamo mettere le basi per questa tanto agognata UMANITA': dobbiamo sforzarci di abbandonare i modi di pensare della nostra famiglia e dei nostri avi e abbracciare idee nuove e rivoluzionarie!!

mercoledì 11 settembre 2013

L'Orlo del Baratro

In questi giorni siamo sotto attacco mediatico su una possibile guerra contro il prossimo stato "canaglia"; il cattivo di turno, al secolo, Assad ha utilizzato armi chimiche contro la propria popolazione, per questo va neutralizzato!



La pax americana continua a spadroneggiare in tutto il globo! accettiamo serenamente dichiarazioni femminili ( ma che donna auspicherebbe mai una guerra!?!!?) di una democratica, Hillary Clinton la quale spera nell' appoggio del congresso alla nuova missione di pace dell'ex premio Nobel Barak Obama.
Tutto questo ci sembra normale: ormai l'America ci ha abituato al solito copione. Ciclicamente prepara una guerra per accrescere il predominio sulla Terra facendocela passare sempre come un tentativo di aiutare una popolazione in difficoltà, liberandola dal tiranno sanguinario al potere (vale sempre la vecchia canzone è tutta colpa di Al Qaeda).
A differenza di tutte le altre volte, però, il contesto di questa nuova azione bellica è decisamente diverso: Damasco ha l'appoggio della Russia e dell'Iran. Il timore, che questa possa diventare davvero una guerra mondiale, esiste!


Barack Obama è consapevole dei rischi e in cuor suo sa che, difficilmente, potrà dar seguito alle sue distorte visioni imperialistiche! quello che davvero vuole è spaventare  i suoi avversari facendo vedere i "muscoli". Ma la domanda che mi pongo io oggi è perché gli uomini nel 2013 pensano alla guerra come una possibile soluzione? tutto il dolore che queste hanno portato all'umanità nei secoli passati non dovrebbe indurci ad una riflessione seria sul fatto che la guerra è sempre la risposta sbagliata ad un conflitto? probabilmente per molti essere umani questo dolore non è stato sufficiente; la loro miopia ( nel caso specifico quella americana) può causare danni irreparabili.


Vorrei fare un passo in più e andare alle vere ragioni che portano i nostri simili a queste nefaste decisioni: perché abbiamo inventato la guerra?
Partirei da una conversazione avuta questa estate con un amico proprio sul tema del post di oggi.
Sostanzialmente parlavamo del fatto che durante lo stato di guerra è accettato uccidere il nostro nemico. La solita filastrocca che si racconta in questi casi è : Mors tua Vita mea! E' già visto che il nostro nemico ci ucciderebbe lui per primo, sono giustificato ad ucciderlo io!
Durante un periodo di pace invece, è un grave peccato uccidere: già, infatti l'omicidio è un reato penale e chi lo compie rischia il carcere ( in altre nazioni anche qualcosa di peggio). Ma la morte è diversa?? cosa cambia?? L'azione più grave che un uomo può fare è uccidere un suo simile: non esistono ragioni che possono giustificare un gesto del genere. Se tutti noi comprendessimo questo semplice fatto, vivremmo su un altro pianeta! il sonno nel quale viviamo quotidianamente, ci porta a pensare che esistono omicidi "accettabili": indubbiamente la vera guerra da vincere perognuno di noi è cancellare questa idiozia dal proprio cuore!
Per riuscire a capire la guerra dobbiamo essere in grado di "osservarci": noteremmo infatti che i semi della guerra sono in ognuno di noi e sono li, sempre attivi, pronti a crescere alla prima giustificazione esterna.
L'esterno è una proiezione dell'interno, per cui le ragioni di questa guerra vanno trovate in noi, nel nostro modo di affrontare il mondo e di relazionarci con i nostri simili. Finché saremo convinti della necessità di imporci sugli altri, di avere potere, di accumulare ricchezze cadremo sempre in questo gioco: NOI SIAMO I RESPONSABILI DELLA GUERRA! la strada è quella di riuscire a modificare il nostro spazio psicologico cercando di mettere alla porta stati mentali come l'avidità, l'invidia, l'ambizione...la violenza!

Siamo noi i veri criminali sempre disposti a giudicare gli altri per i nostri rendiconti: sempre disposti a tutto pur di salvare noi stessi e l'immagine che gli altri si sono fatta di noi.
Pertanto la guerra non è che una versione della nostra vita più estremizzata, ma di fatto il conflitto è sempre presente in noi: siamo sempre pronti a distruggere i nostri avversari, anzi insegniamo a nostri figli che questo modo di fare è proficuo e deve essere perpetrato se vogliamo "contare" qualcosa in questo mondo.
Vedete l'America è solo un esempio, ma il suo modo di fare è valido in tutto il globo: amiamo spesso una pezzo di straccio colorato ( la chiamiamo bandiera) e confondiamo noi stessi con nazionalismi, ideologie e religioni istituzionalizzate! ma non ci rendiamo conto che tutto questo porta solo inimicizie e conflittualità! Che differenza c'è fra un cristiano e un musulmano?? Assolutamente nessuna, entrambi sono esseri umani!eppure uomini cinici e senza scrupoli distorcono antichi insegnamenti per farci distruggere a vicenda in nome di Dio...come si può essere più coglioni?? Ogni religione parla di amore e il cristianesimo, in particolare, arriva a spiegare cos'è l'Amore Cosmico...dovremmo riflettere più profondamente questa Verità! Come possono differenze di dogmi e superstizioni (perché per la maggioranza di noi questa è religione), allontanarci dagli altri esseri umani; se diventassimo "seri" nei confronti della religione capiremmo che le differenze non esistono e che non servono capi religiosi che ci dicano cosa fare e quando farlo. Questo ci porterebbe ad un un reale senso religioso...
Sinonimo di guerra è violenza: siamo tutti violenti! è triste rendersene conto, soprattutto per quelli che parlano di amore e comprensione...la verità è che la violenza è insita in noi e la guerra evidenzia il nostro reale stato interiore. Durante una guerra infatti, ci sentiamo legittimati ad dar sfogo a nostri peggiori sentimenti, è come se le regole che esistono quotidianamente venissero "sospese" e ognuno di noi può fare tutto ciò che vuole senza rischiare nulla! ma se questa violenza non fosse così radicata in noi, come potrebbe venir fuori in questi momenti? I SANTI di ogni epoca ci hanno ingannato: ci siamo fatti fregare da chi ci sembrava più sincero di noi.
Il loro "non fare questo e non fare quello"ci ha portato sulla strada sbagliata, perchè ognuno di noi, invece di capire le radici della propria mente, MENTE  a se stesso comportandosi in maniera diversa da quello che è realmente! in questo modo siamo perennemente in trappola, in una gabbia senza uscita!
La strada non è quella di "sbarrare" quello che siamo, ma di cercare di capire come siamo fatti! è solo osservandoci in maniera neutra, che possiamo diminuire il nostro livello di conflittualità e trovare una maggiore pace in noi stessi; così possiamo irradiare questo nuovo stato verso tutto il nostro ambiente e far davvero dimenticare la guerra.





martedì 27 agosto 2013

HIC ET NUNC

Siamo vicini alla famigerata Resa dei Conti e la nostra attenzione è inevitabilmente sempre più focalizzata sul momento presente! Politica, economia, lavoro e società in generale sono in uno stato di stress senza precedenti. Sembra come se il livello di tensione cresca secondo per secondo, superando di fatto ogni limite parossistico a cui eravamo disposti a credere.
In questo momento di caos non possiamo non menzionare i problemi della nostra religione ( almeno quella più vicina a noi geograficamente): il cattolicesimo.


Vedere due papi vivi e vegeti immortalati in foto ricordo durante rilassanti passeggiate in Vaticano, è quanto meno singolare! Indubbiamente l'operazione mediatica portata a termine dai falchi per far sembrare tutto questo normale ha distolto in parte l'opinione pubblica caduta nella trappola del papa malato e stanco non più capace di esercitare il ministero petrino.

Ovvio che i meno rincoglioniti non possono bere questa storia o accettare le visioni mistiche che hanno condotto il Cardinal Ratzinger ha questo gesto clamoroso! veri problemi sono da ricercare all'interno della curia soprattutto nei rapporti con l'attuale segretario di stato (Bertone), nonché presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza sullo IOR. E' proprio sul "Istituto per le Opere di Religione" che l'intreccio si sviluppa e si complica (infatti è proprio di questi giorni la notizia che il buon salesiano sia disposto a perdere la segreteria di stato , ma non la presidenza sullo IOR). Insomma è decisamente più plausibile che Benedetto XVI era si il sovrano in vaticano, ma a gestire gli affari più importanti fossero altri ( Bertone in testa). Insomma che papa Francesco abbia parecchie grane da risolvere non è un mistero; al momento però oltre belle frasi di facciata, il nuovo papa non ha effettuato nessuna azione, per cui per sapere se effettivamente questo sia il papa che salverà la Chiesa di Roma ci vorrà ancora del tempo.
La cosa più inquietante è stato il fanatismo dei devoti: in un giorno sono riusciti a dimenticare il vecchio papa e nello stesso momento a perdere la testa per questo nuovo. Vedere quelle folle oceaniche a mani giunte è raccapricciante!
Solitamente crediamo che fanatismo sia esclusivamente legato a varie forme di fondamentalismo che vediamo spesso nella religione musulmana. In occidente siamo bombardati dai mass media, che ci raccontano quotidianamente le follie di alcune frange di giovani disposti a tutto per la famigerata Jihad! ma la matrice mentale che crea quelle brutture è la stessa che controlla anche i cattolici. Il comportamento della folla che acclama il nuovo papa, come fosse una rock star, evidenzia l'involuzione nella quale il cattolicesimo si trova. L'intelligenza di questa folla è ai minimi storici; il vero "cristiano" è in prima battuta un essere in grado di ragionare. Tutto il lavoro introdotto dal Cristo puntava proprio a dare una nuova forma di intelligenza più profonda e consapevole all'umanità. Dov' è la loro tanto acclamata FEDE?? il punto iniziale per sviluppare una vera fede passa attraverso l'intelligenza, per cui queste sono persone che non potranno mai raggiungere nessun risultato nello stato in cui si trovano al momento.

Indubbiamente il papa emerito non era l'uomo giusto per guidare la Chiesa al tempo della società delle immagini e della comunicazione on line. Ma nello stesso tempo non è possibile accantonare un successore di Pietro in 10 secondi...questo dovrebbe far riflettere i cattolici e aprigli gli occhi su come i padri della Chiesa sono sempre riusciti a dirigere i giochi a loro insaputa. Sottolineerei fra i vari tentativi (peraltro tutti riusciti) quelli relativi al concilio di Nicea tenutosi nel 325: in modo particolare durante questo primo concilio ecumenico, che serviva per appianare le divergenze presenti fra i primi cristiani, fu completamente abolito il concetto di Reincarnazione ( divenendo di fatto un anatema). Questi campioni della bugia sono riusciti a cancellare le leggi dello Spirito riducendo e semplificando a loro discrezione! ovviamente anche la Bibbia è stata " adeguata" a le loro follie e oggi, purtroppo, la maggior parte delle pecore crede a queste idiozie e non si pone neanche le più semplici domande. Un esempio su tutti è la guarigione del cieco riportata nel Vangelo di Giovanni (9, 1-41):

[ In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita ] e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.

A tutte le persone dotate di buon senso, non credo sfuggirà la parte in grassetto dove i discepoli chiedono esplicitamente al Gran Maestro se il motivo per cui il cieco fosse così dalla nascita (effetto) dipendesse dai suoi peccati o da quelli dei suoi genitori (causa). Bè la legge di causa/effetto (KARMA) è abbastanza evidente e in più la domanda precisa presuppone che i discepoli conoscessero tale legge dello Spirito.

Comunque come insegnano le vicende politiche di questi giorni non è importante dire la verità, ma saper raccontare le bugie: il Giornale del buon Sallusti è un esempio lampante! non racconta che l'onorevole nano è un pregiudicato, ma cercano in tutti i modi di infangare il magistrato Esposito perché si è permesso di leggere una sentenza contro l'imperatore! allora escono fuori pseudo-cene inventate, dove i commensali raccontano l'astio ( tutto falso) del giudice nei confronti del piccolo mafioso! bè si la maggior parte degli umani è sempre disposta a credere a bugie ben orchestrate; è una nostra debolezza..forse la peggiore.


Non riusciamo a tenere gli occhi aperti per più di 5 secondi...e quando li richiudiamo dimentichiamo tutto quello che avevamo visto precedentemente.
Qualche giorno fa ero seduto a vedere la piccola scatola parlante, e mi sono imbattuto in un telefilm per lobotomizzati che aveva come protagonista la Letizietto; si chiama "Fuoriclasse" ( l'ho cercato su internet il nome perché lo avevo rimosso). Fra le varie idiozie raccontate ad arte mi ha colpito la frase di uno psicologo che vi riporto testualmente: "Non possiamo pretendere di cambiare il mondo, le cose alla fine si sistemano da sole". In quel momento ho pensato ad un libro illuminante letto qualche tempo fa; il titolo azzeccatissimo è " The Secret ": fra le varie proposte di marketing evidenziate nelle 200 pagine di pura propaganda, la più bella è indubbiamente: non possiamo cambiare il mondo da soli per cui non provateci proprio! ( mi sembra proprio che finisca così) in ogni caso anche qui il risultato è chiaro: fatevi i fatti vostri!
In questo modo i vari Byrne Rhonda possono vendere fumo facendolo passare per la pietra filosofale! in un mondo in cui ognuno pensa a se, i vari "furbetti del quartiere" si divertono a più non posso alle spalle dei creduloni!
La realtà dei fatti è che dobbiamo ognuno di noi prendere coscienza del momento storico senza precedenti che stiamo vivendo e fare qualcosa di utile per noi e per gli altri! è l'esatto opposto di quanto raccontato dallo psicologo: non possiamo sperare che le cose si sistemino da sole altrimenti avremo sempre i vari Berlusconi a gestire la nostra vita. Dobbiamo agire e non stare sempre fermi a guardare la nostra vita scorrere via: siamo i protagonisti di questo Film e non l'amico del protagonista. Dal momento che prendiamo consapevolezza di questo straordinario pensiero possiamo davvero compiere grandi cose e togliersi dalla comunità di umanoidi che abitano il nostro pianeta.