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Questo Blog nasce come punto di incontro fra menti in divenire che hanno necessità di conoscere andando al di là dei concetti e delle forme convenzionali.

lunedì 25 marzo 2013

Perchè non CAMBIAMO

Apparentemente questa sembra essere una domanda semplice a dir poco banale! Cerchiamo di capirci ci riferiamo a persone che hanno iniziato a verificare nella loro vita una reale carenza di “spessore".
Con questo intendo aver “visto” la totale pochezza della nostra miserabile Vita; fare ogni giorno le stesse cose per ambire a: soldi,  maggiore considerazione dalla società , sesso, essere ammirati come dei super-uomini,etc.
Insomma ognuno di noi a seconda della propria esperienza e del proprio carattere, è legato più ad un aspetto o più ad un altro; ma cosa succede quando per qualche motivo ci rendiamo conto che tutto questo non esiste? Cosa succede in noi quando prendiamo coscienza della totale assenza di realtà in questi presupposti che per noi erano FONDAMENTALI? Bè nella maggior parte dei casi il primo periodo è di smarrimento e non sappiamo più cosa dobbiamo fare.
Certo perché ognuno di noi ha la necessità di credere in qualcosa, di dare una motivazione all’alzarsi ogni mattina e compiere la sua solita recita giornaliera; se togliamo i suoi psico-scopi cosa resta? Solo lui/lei è questo è terribile per MEDIOMAN, vedere se stessi fa male! Questo perché ci si rende conto della nostra frammentazione e della nostra nullità.

Bene fatta questa doverosa premessa, cerchiamo di dare una risposta alla nostra domanda: perché una volta che ci siamo resi conti di tutto questo, non decidiamo di cambiare definitivamente?cosa ci blocca e ci impedisce di trasformarci da clisaride a farfalla?


Nell’ultimo incontro del nostro gruppo (link: http://www.youtube.com/watch?v=TV8TIqyWEHc ) abbiamo cercando di rispondere a questa basilare domanda ( peccato il video non è venuto) ma volevo riportare le nostre considerazioni.


Le motivazioni sono eterogenee e dipendo sempre e comunque dal nostro particolare tipo psicologico e dalle esperienze accumulate. Certamente la PAURA è  il deus ex machina e in particolar modo la paura della morte è sempre presente in noi; ma superando un po’ questo limite iniziale e approfondendo la cosa scopriremo che esistono:



  • Timori economici ( sempre legati alla paura ma nella forma “finanziaria”, cambiare lavoro e vita ci spaventa perché conosciamo cosa lasciamo ma spesso non cosa andremo a fare)
  • Uscire dal nostro gruppo di appartenenza
  • Vedere e superare i nostri condizionamenti dati da: società, religione, classe sociale, famiglia e genitori
  • Timore di diventare noi artefici di noi stessi per cui non poter più delegare la “colpa” ad altri per la nostra vita
  • Distruggere l’immagine che ci siamo fatti di noi stessi

Penso che ogni punto elencato sia chiaro, ma vorrei approfondire con voi il senso di appartenenza al gruppo che credo essere un po’ la colonna portante della nostra limitatezza.

Se guardiamo le cose obiettivamente scopriremo che non c’ è molta differenza nel definirsi Cristiani o Musulmani: anche se questa distinzione ha creato e crea ancora oggi sofferenza, morte e tante altre brutture; se andiamo ad analizzare più profondamente il significato vedremo che nella maggior parte dei casi non abbiamo scelto la nostra religione, ma soprattutto i meccanismi che ci sono in una o nell’altra sono gli stessi!

L’uomo per sua natura vuole e deve far parte di un sovra-gruppo composto da altri esseri che la pensano come lui; questo ci fa sentire protetti e accettati perché nel nostro gruppo di apparenza esistono terminologie simili, idee simili e atteggiamenti simili.
Se ci rendessimo conto che non possiamo delegare agli altri il nostro personale percorso saremmo automaticamente fuori del gruppo! Questo ci farebbe soffrire immensamente perché proveremmo un senso di isolamento e di solitudine.
Confondiamo spesso questi due termini supponendo che descrivano lo stesso stato, ma in realtà sono cose diverse e , a mio parere, opposte.
Il senso di solitudine sarà una tappa necessaria nella comprensione dei nostri limiti senza questo passaggio non potremmo “andare oltre”; ognuno di noi deve abbandonare un vecchio modo di pensare se vuole provarne uno nuovo e percepire i confini del proprio gruppo significa essere messi automaticamente fuori senza più nessuna possibilità di rientrare.
Si potremmo anche prenderci in giro, dimenticando le nostre considerazioni e facendo finta di essere ancora li, ma ormai sappiamo fiutare la differenza.
Vediamo la follia di alcuni comportamenti di chi ,invece, è ancora condizionato al “vecchio” schema e non potremmo più negarlo…insomma la nostra intelligenza ha compiuto un salto qualitativo e pensare di poterlo dimenticare è una buffonata.
Isolamento nasce dal momento che noi crediamo di “essere soli”, questo è un meccanismo della nostra mente abituata a ragionare in maniera sbagliata! Perché siamo sempre in contatto diretto con tutti gli altri appartenenti a questo straordinario pianeta ( Jung parlava di “coscienza collettiva”);una volta che abbiamo “visto” questo aspetto sentiremo in maniera diretta l’assenza totale dell’isolamento ( che può esistere quindi solo in una versione alterata della nostra mente).

Per cui attraverso la solitudine verificheremo la totale assenza di isolamento.

Stessi discorsi possono essere  fatti fra due nazioni in guerra: se ci rendessimo contro di far parte di una nazione che ha dichiarato guerra ad un’altra per motivi spesso lontani da noi, come potremmo uccidere un nostro simile? Se avessimo solo per un secondo questa percezione cadrebbero tutti gli schemi che ci portiamo dietro (spesso inculcati dalla nostra famiglia), e proveremmo un’ apertura di coscienza. Questo non significa diventare Santi ma solo vedere improvvisamente la REALTA’ cosa che noi non avevamo mai fatto!

Chiuderei con una riflessione di questi giorni: ma tutte le persone che vanno ad ascoltare il nuovo PAPA la domenica e che urlano “ PAPA UNO DI NOI” sono mosse da un senso di FEDE ( come loro sostengono) o da uno stato di ipnotismo collettivo?
Rendersi conto di essere parte di un gruppo potrebbe liberarle dalla loro personale “caverna”? fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo con qualche commento così approfondiamo l’argomento insieme.



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